di Paolo Beria
Professore Associato, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani presso il Politecnico di Milano
La tendenza emergente nella pianificazione dei trasporti a livello urbano è quella basata sui PUMS, cioè i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile. Essi superano l’approccio tradizionale di piano, introducendo, oltre ai concetti di sostenibilità, anche quelli di pianificazione integrata e valutazione delle politiche di trasporto adottate.La città di Milano ha intrapreso questo percorso già nel 2013, giungendo due anni dopo alla pubblicazione del Piano e alla sua condivisione con cittadinanza e stakeholder. Come si cercherà di mostrare in questo intervento, il PUMS milanese non è interessante solo per la dimensione del contesto e per l’ampiezza delle azioni previste, ma anche per alcuni aspetti più “procedurali” che lo pongono tra i punti di riferimento a livello nazionale per la nuova concezione del piano. Tra questi, la centralità della condivisione, l’uso pervasivo dei modelli di trasporto e della valutazione nella definizione delle scelte e l’ampiezza delle azioni considerate in maniera integrata.
di Carlo Gasparrini
Professore ordinario di Urbanistica presso la facoltà di Architettura dell’Università di Napoli Federico II
Il racconto della linea 1 della metropolitana di Napoli come grande opera pubblica è stato declinato in molti modi. Straordinaria opportunità di modificazione della mobilità e delle connessioni intermodali, raccolta esclusiva di architetture d’autore per nuovi paesaggi infrastrutturali o ancora spettacolare sequenza di “stazioni dell’arte”.
Nessuna di queste descrizioni però coglie la rilevanza urbana di tale infrastruttura che va ben aldilà delle intenzioni e delle aspettative originarie e che pone definitivamente fine all’insopportabile ritornello internazionale sui non-luoghi degli spazi della mobilità.
di Andrea Spinosa
Urbanista, responsabile tecnico della rivista digitale Cityrailways.net
Di funivie urbane, in Italia, si è fatto un gran parlare in occasione delle ultime elezioni per la nuova giunta della città di Roma. Un dibattito che segue un crescente interesse per questo tipo di trasporto come risposta alternativa ai sistemi di trasporto collettivo in sede propria (TCSP) di terra.
Le infrastrutture di trasporto come risposta all’inefficienza urbana
È largamente studiato l’effetto delle infrastrutture di trasporto sugli usi del suolo, criteri localizzativi delle attività e flussi di traffico. Esse esercitano un influsso sugli sviluppi locali che tende a disporsi su piani diversi e spesso dialettici. In tal senso, le reti di trasporto possono modificare le relazioni gerarchiche nel territorio: l’agglomerazione di centri urbani di taglio diverso, ambiti rurali, aree d’insediamento e di ricreazione, come pure l’interrelazione tra città e il collegamento con altri distretti e regioni.