Si è recentemente conclusa a Roma, con il convegno “Paesaggio Italiano 3.0: Cultura, Ambiente, Economia”, la mostra itinerante “LAND25+1 Omaggio al Paesaggio Italiano”, presso la Casa dell’Architettura, organizzata dal gruppo di professionisti LAND - Landscape Architecture Nature Development, che opera nel campo dell’architettura del paesaggio, per celebrare 25 anni di lavoro e ricerca. Dopo le edizioni di Milano, Venezia, Torino e Mosca l’esposizione è approdata a Roma, nella prestigiosa sede della Casa dell’Architettura, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, del Ministero dell’Ambiente, di ANCI, ANCE, Roma Capitale e Ordine degli Architetti di Roma.
Nella tappa della Capitale la mostra si è arricchita di una sezione aggiuntiva, dedicata ai lavori che LAND ha svolto e svolge in Val D’Agri (Basilicata), con Eni come partner dell’iniziativa, e ha visto la prosecuzione della collaborazione con Natural Recall, contest internazionale di comunicazione grafica, che ha ampliato la mostra con una rassegna di opere di artisti internazionali sulle affinità tra uomo e natura, curata da studio CO.ME. L’esposizione è strutturata come un viaggio lungo un Paese ideale, in grado di rinascere grazie alla progettazione paesaggistica-ambientale che restituisce dignità, attraverso la rigenerazione, a luoghi degradati come Marghera; che innesta polmoni verdi nelle metropoli di Roma e Milano; che valorizza aree altamente simboliche come Lampedusa. Venticinque masterplan da sud a nord, differenti per tipologia e scala, sono stati selezionati per illustrare il lavoro svolto, esempi di un modus operandi originale ma consolidato, nell’approccio e nel contenuto. Queste progettualità sono raccontate attraverso l’esposizione dei manifesti con cui sono state presentate e descritte ad Amministrazioni e committenze private. «L’Architettura del Paesaggio è una disciplina atipica, scandita da ritmi lenti se confrontati con quelli, sempre più rapidi, dell’architettura costruita. Il paesaggista di oggi non lavora più sui “resti” come durante il periodo del boom economico, ma il suo lavoro è sempre più necessario come premessa ai processi di trasformazione e gestione del territorio, nell’ottica della più ampia rigenerazione». Con queste parole Andreas Kipar, architetto e paesaggista, cofondatore di LAND, spiega come il paesaggio, perduta la sua connotazione ornamentale, diventa un elemento centrale nelle politiche di sviluppo del territorio con azioni lungimiranti e innovative sugli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani affrontando sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia quelli della vita quotidiana e ancor più quelli degradati.
«Solo grazie a questa visione multidisciplinare è stato possibile offrire, in questi 25 anni, soluzioni durature per contesti complessi e apparentemente senza un futuro» aggiunge Giovanni Sala, agronomo e cofondatore di LAND.
L’edizione romana della mostra è stata dedicata alla memoria di Francesco Ghio, architetto, paesaggista e professore universitario tra i fondatori della Casa dell’Architettura, che ha intrecciato la sua attività di progettista dei giardini, parchi e spazi pubblici con quella di consulente di pubbliche amministrazioni per lo sviluppo di progetti strategici, programmi e attività culturali.
Immagini fornite da LAND