L’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma hanno assegnato il Piranesi Prix de Rome 2015, riconoscimento all’alta cultura classica in architettura, giunto alla quinta edizione, all’architetto svizzero Bernard Tschumi.
Bernard Tschumi è uno dei più importanti architetti del panorama internazionale e figura di rilievo nel percorso storico dell’architettura contemporanea. La sua opera di intellettuale-architetto è sempre stata connotata dalla doppia vocazione letteraria e progettuale. Come altre personalità che hanno dominato il dibattito architettonico dell’ultimo quarto di millennio, tra cui Peter Eisenman e Aldo Rossi,
Tschumi ha condotto una ricerca nei territori di quell’architettura critica che ha sempre rifiutato i rapporti causa-effetto tra forma, funzione e rappresentazione. Integrando l’esperienza di saggista con quella di architetto capace di gestire incarichi di grande rilevanza, ha sempre coltivato l’idea che l’architettura abbia un senso preciso nel processo di sviluppo della società.
Bernard Tschumi ha studiato a Parigi e presso l’Istituto Federale di Tecnologia (ETH) di Zurigo, dove ha conseguito la laurea nel 1969. Ha insegnato presso l’Architectural Association di Londra (1970-1979), l’Architecture and Urban Studies di New York (1976), la Princeton University (1976 e 1980), e presso la Cooper Union (1981-1983). È stato preside della Graduate School of Architecture, Planning and Preservation della Columbia University di New York (1988-2003), ed è attualmente professore ordinario di architettura.
Formatosi a tutti gli effetti dentro la cultura del Sessantotto, e con una fiducia indissolubile nei confronti di un’architettura capace di intervenire sulle strutture politico-sociali, Tschumi era conosciuto innanzitutto come teorico quando, nel 1983, richiamò l’attenzione della critica verso il suo innovativo modo di fare architettura, vincendo il prestigioso concorso per il Parc de La Villette a Parigi. Da allora, ha costruito su di sé una solida reputazione professionale basata su una pratica progettuale rivoluzionaria che lo ha portato a realizzare architetture di alto profilo come il nuovo Museo dell’Acropoli.
Tschumi è stato premiato con il Grand Prix National d’Architecture nel 1996 e ha ricevuto premi dall’American Institute of Architects e dal National Endowment for the Arts. È membro del Collegio dei Fellows dell’American Institute of Architects e anche del Royal Institute of British Architects in Inghilterra, del Collège International de Philosophie e dell’Académie d’Architecture in Francia. In entrambe queste istituzioni gli è stato riconosciuto l’alto onore e il grado di Ufficiale rispettivamente della Légion d’Honneur e dell’Ordre des Arts et des Lettres. Il museo dell’Acropoli di Atene, prima di ricevere il Piranesi Prix de Rome nel 2015, è stato premiato come finalista al Premio Mies Van Der Rohe nel 2011, e nello stesso anno, ha ricevuto il Premio d’Onore dall’AIA.
Ai molti i libri a lui dedicati, tra cui spicca un’ampia monografia intitolata “Architecture Concepts: Red is Not a Colour” (Rizzoli 2012), si affiancano le svariate mostre sul suo lavoro di Tschumi, esposte nei più importanti musei del mondo, come il Museum of Modern Art di New York, la Biennale di Venezia, il Netherlands Architecture Institute di Rotterdam, il Centro Pompidou di Parigi, e presso diverse gallerie d’arte negli Stati Uniti e in Europa.
Piranesi_Prix de Rome 2015 / Lectio Magistralis di Bernard Tschumi, Casa dell’Architettura, 20 marzo 2015